"In the Pocket!" - Workshop a cura di Ermanno Baron

Il lavoro che verrà affrontato durante i due giorni della masterclass è finalizzato a rendere "confortevole" e
consapevole il suonare su strutture e tempi complessi. Consapevolezza e relax potremmo dire che sono tra le caratteristiche più importanti (oltre ovviamente alle innumerevoli ore di studio passate sullo strumento) per dare a noi stessi la possibilità di suonare esprimendo qualcosa e non rimanere a "contare col pallottoliere".

Primo giorno

Lezione rivolta a sezioni ritmiche e tutti i musicisti interessati ad approfondire e sviluppare concetti ritmici.

• poliritmia (3vs4 3vs5 4vs5 4vs7 ecc)
• "micro-cellulle" (utilizzo nella creazione di groove complessi)
• clavi tradizionali e dispare su diverse pulsazioni (come cambia l'andamento ed il senso ritmico in base alla pulsazione di riferimento)
• strutture articolate (l'applicazione di uno o più di questi concetti in una composizione)  

Artisti di riferimento: Steve Coleman - Craig Taborn - Vijay Iyer - Tigran Hamasyan



Secondo giorno

Lezione nell'ambito dell'improvvisazione jazzistica rivolto ai gruppi formati all'interno del corso.
Sugli standard verrano affrontati questi argomenti:

• elaborazione tematica ed intervallare nei soli
• tempi dispari e strutture articolate negli standards
• dilatazione e restringimento del tempo nell'interpretazione tematica
• utilizzo di corone e tempo rubato
• interplay

Si affonteranno i seguenti brani:

Softly as in a morning sunrise - (Sonny Rollins - Village Vanguard)

Isotope - (Joe Henderson - Power to the people)

Caravan - (Wynton Marsalis - standard time vol.1)

Round Trip - (Ornette Coleman - New york is now)

Blues Connotation - (Ornette Coleman - This is our music)

Congeniality - (Ornette Coleman - The shape of jazz to come)

BIOGRAFIA

Musicista di formazione artistica articolata, Ermanno Baron unisce la freschezza e la creatività del jazz,
con la sensibilità delle sperimentazioni nell'improvvisazione elettroacustica contemporanea.
E' membro stabile e creativo del Marcello Allulli Trio MAT, Francesco Diodati "Neko", Ada Montellanico Abbey's road, Francesco Negro trio, Ludovica Manzo "Scraps", EDE (Zanisi,Gallo,Baron) Bee Brain, il duo Colonna Baron, Aparticle, Acquaphonica.
Ideatore di ACRE, ensemble di improvvisazione elettroacustica.

La sua voce personale sullo strumento, lo porta a svolgere un intensa attività concertistica nazionale ed internazionale: Smalls, Blue Note, Barbes, Fat Cat (New York), Jazz and World music festival (Zimbabwe), Jazz-Pt (Portugal), Tremplin Jazz Avignon (France), 12 Points (Ireland), Ankara Caz (Turkey), Visual Jazz, Roma Jazz Fest, Young Jazz in Town, Casa Del Jazz, Crossroads, Auditorium Parco Della Musica, Pescara Jazz, Internet Festival, Bari Expo, Atina Jazz, Gezziamoci, Veneto Jazz, Sudtirol Jazz Fest, Vicenza Jazz (Italia) etc.

Nell'ambito accademico ha studiato percussioni col M° Giordano Rebecchi facendo parte del suo ensemble di  musica contemporanea, eseguendo Edgar Varese, Henry Dixon Cowell, Steve Reich etc..
Nel percorso jazzistico si è diplomato a Siena all'International Jazz Master (INJAM) dove ha incontrato alcuni tra i più grandi jazzisti, trai quali Billy Hart, Eric Harland, Jeff Ballard, Kenny Werner, Tim Berne, Franco D'Andrea, Marc Ducret...

Tra le collaborazioni: Antonello Salis, Frank Tiberi, Marcello Allulli, David Binney, Ada Montellanico, Gianni Gebbia, Giovanni Falzone, Francesco Bearzatti, Shane Endsley, Ohad Talmor, Roberto Bellatalla, Brad Shepik, Fabrizio Bosso, Francesco Diodati, Nicola Guazzaloca, Francesco Bigoni, Carlo Conti, Francesco Negro, Giancarlo Schiaffini, Enrico Zanisi, Danilo Gallo, Gianni Trovalusci, Eugenio Colombo, Marco Bonini, Marco Colonna, Henry Cook, Ludovica Manzo, Silvia Bolognesi, Achille Succi, Luca Venitucci, Beppe Scardino, Elio Martusciello, Dan Kinzelman, Javier Moreno Sanchez, Alipio Carvahlo Neto, etc...