Bud Powell Jazz Orchestra
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L’Associazione Culturale Jazz Bud Powell di Maglie, dopo anni di attività sul territorio, ha deciso di investire in un progetto ambizioso e straordinario: 23 musicisti, un repertorio inedito, per la formazione di una Grande Band che apporti un input musicale e sociale sino ad ora inedito.
La formazione è diretta dal chitarrista, compositore Gabriele di Franco (www.gabrieledifranco.com) che veste anche il ruolo di compositore e arrangiatore.
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The Jazz Cultural Association “Bud Powell” of Maglie (Italy), after years of musical and social activity, has decided to invest in an ambitious and extraordinary project: 22 musicians, an unpublished repertoire, for the formation of a Big Band that brings musical and social input to now unprecedented in Salento.
From November 2016 the orchestra is directed by the guitarist, composer Gabriele di Franco, who also plays the role of composer and arranger.
L'organico:
Antonio Cotardo = Flauti
Francesco La Viola = Alto
Vittorio Romano = Alto
Dario Stefanizzi = Tenore / Soprano
Tommaso Tafuro = Tenore / Alto
Roberto Gagliardi = Baritono
Simone Stefanizzi = Tp
Gianluca Stigliano = Tp
Giorgio Giaracuni = Tp
Lorenzo Lorenzoni = Trombone
Christian Bevilaqua = Trombone
Elia Leardi = Trombone basso
Angelo Meleleo = Clarinetto
Maurizio Frivoli = Clarinetto
Luca Mangione = Clari Basso
Dionisia Cassiano = Voce
Alberto Stefanizzi= Vibrafono
Giancarlo Del Vitto= Chitarra
Alessandro Casciaro = Pianoforte
Andrea Esperti = Contrabbasso
Antonio De Donno = Batteria
Recensioni:
"...La scrittura di Gabriele di Franco è costruita intorno ai rocciosi segmenti del passato, ma guarda con occhio vigile e purpureo verso l'irrequietezza del free jazz, dell'avanguardia europea, dove il tenore della guest Marcello Allulli ne declina il verbo, con passaggi ben coagulati dall'uno all'altro emisfero ("Ninja")."
"...Un'orchestra dalla genuina baldanza che fa della coralità il suo pilastro, con gli assolo che si susseguono come piccole perle..."
"" Yo Bald", con il suo incipit contemporaneo e un'architettura classica rimarcata dai clarinetti, chiude un album, un lavoro e un progetto da ricordare. E, soprattutto, da far conoscere in ogni parte del globo..."
Alceste Ayroldi
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